Venerdì 22 settembre 2023

Approvato disegno di legge su sicurezza stradale e revisione codice della strada

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 50 del 18 settembre, ha approvato un disegno di legge che introduce interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada (Dl n. 285/1992).

Il Ddl, in particolare, prevede sanzioni per le violazioni più frequenti o che causano il maggior numero di incidenti, come il mancato rispetto delle norme in materia di utilizzo di dispositivi elettronici durante la guida.

Per questo tipo di violazioni:

  • viene innalzata la decurtazione dei punti dalla patente (8 punti nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti dalla seconda);
  • si inasprisce la sanzione pecuniaria prevista, che passa dalla fascia 165-660 euro a quella di 422-1.697 euro;
  • si introduce la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione;
  • se la violazione è commessa più volte nel corso di un biennio, oltre alla sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro.

Inoltre:

  • vengono innalzate le sanzioni pecuniarie e accessorie previste per la sosta e la fermata in spazi riservati ai disabili, sulle intersezioni e negli spazi o nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi TPL;
  • si conferma il rafforzamento delle norme sui dispositivi anti-abbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, anche attraverso la progressiva integrazione degli stessi con l’autoveicolo, e si prevede l’impegno a promuovere campagne di informazione e comunicazione, con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi anti-abbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori.

Fonte: https://www.governo.it
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    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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